Oggi ti proponiamo un viaggio virtuale, visto con i nostri occhi, da chi vive la quotidianità parmense e con una cultura del luogo “vissuta”, oggi facciamo tappa nella favolosa Rocca di Sala Baganza per visitare la “Cantina dei Musei del Cibo”: un percorso sensoriale ed espositivo dedicato al vino di Parma alla sua storia e cultura. Una visita che ti consigliamo di fare anche a te che vivi sul territorio oltre che a tutti i turisti di passaggio.
Inserito nel circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma (Museo del Parmigiano Reggiano, Museo del Salame di Felino, del Prosciutto e dei salumi, della Pasta e del Pomodoro) il museo conta sei differenti sezioni che testimoniano l’importanza che la viticultura ha, ed ha avuto nel territorio parmense, presente già nell’epoca preistorica e sviluppata in epoca romana e di cui vi sono importanti testimonianze all’interno.
La prima sala è dedicata all’archeologia del vino, con oggetti e immagini provenienti da scavi nel territorio e che manifestano la nascita in queste zone ma anche il modo di bere moderno, schietto e in bicchieri; testimonianze del superamento dell’uso greco e latino di bere vini annaffiati e speziati. E noi stiamo pensando ai vini annaffiati… d’altronde.
La seconda sala approfondisce l’aspetto legato alle piante da viticoltura e della vite, ripercorrendo quello che è stata la coltivazione parmense anche con oggetti ed attrezzi d’uso del secolo scorso. Entrando si percepisce da subito la storia non si può non rimanere colpiti.
La terza sala attraverso attrezzi e oggetti antichi, racconta la vendemmia la preparazione del vino: immagini e documenti testimoniano e raccontano le storie del vino nel territorio. Facciamo un tuffo nel passato della nostra cultura, quella dei nostri nonni e di quello che ci hanno trasmesso nei loro racconti:”…quell’oggetto lo usava mio nonno, ci faceva questo e quello, che bello riscoprire le nostre radici!” ci raccontiamo noi due mentre proseguiamo la visita.
La Ghiacciaia rinascimentale (che ti appare e ti sorprende la freschezza che emana): imponente con queste immagini a 360° riprodotte, che raccontano il ruolo della vite e del vino nel rito; e poi si giunge alla sala delle botti, con la loro storia e con i mestieri correlati, il vetraio e il bottaro.
Vi è anche lo spazio dove si approfondisce il tema del sughero e del cavatappi e dell’etichetta (poco nota).
Nella sesta sala si narrano i frutti della viticoltura parmense, i pionieri la varietà di prodotti coltivati, i vini prodotti e perfetti da abbinare alle specialità gastronomiche del parmense, inoltre le cantine da visitare nella zona e il ruolo del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma a salvaguardia del prodotto in continua crescita.
Si termina con una degustazione nell’enoteca dei sotterranei della Rocca… e noi potevamo sottrarci ad un brindisi? Certo che no.
Noi siamo rimaste colpite da questa visita e ti consigliamo, se sei da queste parti, di non perdere la Rocca di Sala Baganza e il museo del vino che si trova al suo interno ed in generale i musei del cibo di Parma e provincia, uno spettacolo unico.